Olympic Games - OG 1924 Maschile

Parigi






La marcia si presenta a Parigi con una sola gara, quella dei 10.000 metri.
Le polemiche di Anversa, soffocarono sul nascere la gara dei m. 3.000, e rischiarono di far uscire definitivamente la specialità dai Giochi: ma il peggio doveva ancora accadere, e non era solamente una questione di stile.

Ecco cosa accadde.

Metri 10.000 – 13 luglio 1924

1. Ugo FRIGERIO (ITA) 47.49.0
2. Gordon GOODWIN (GBR) 48:37.9
3. Cecil MCMASTER (RSA) 49:08.0
4. Donato PAVESI (ITA) 49:17.0
5. Arthur TELL SCHWAB (SUI) 49:50.0
6. Ernest CLARK (GBR) 49:59.2
7. Armando VALENTE (ITA) 50:07.0
8. Luigi BOSATRA (ITA) 50:09.0

Gli iscritti furono 22, provenienti da 13 paesi.

Nelle batterie i migliori tempi furono realizzati da Goodwin (49:04.0) e da Pavesi (49:09.0) che fecero meglio di Frigerio (49:16.5), ma lo status quo tornò ad essere ripristinato nella finale.
Pavesi condusse dopo la partenza, ben presto rilevato da Goodwin. Non appena quest’ultimo passò Pavesi, nei successivi 400 m., Frigerio si produsse nel definitivo break.
Passò metà gara in 23:18.2 ed andò a vincere con almeno 200 metri di vantaggio.

Ma la gara di Parigi restò nella storia per un altro fatto.

Nella prima batteria partecipò anche il marciatore austriaco Kuhneat, il cui stile di marcia lasciava alquanto a desiderare. Due giudici, l’italiano Emilio Lunghi e lo statunitense John Orbertubbesing cercarono di fermarlo, ma la giuria di appello non solo non approvò il loro operato, ma ammise alla finale (10 partecipanti) lo scorrettissimo marciatore austriaco.
La giuria di marcia al completo allora si dimise.
Prima della finale si dovette, con molta difficoltà, formare un’altra nuova giuria.


Frigerio, nonostante la sua marcia venisse all’epoca considerata un esempio da imitare, ricevette, un richiamo da un giudice inglese (Fowler) che ai più apparve come un improvvido tentativo di far rallentare la sua marcia in favore del secondo.
Ma non fu sufficiente, tanta era la differenza fra i due.

Come si vede, le polemiche dei nostri giorni, paragonate a quelle di allora sono come acqua cristallina di fonte di alta montagna.

Ma, paradossalmente, sembra, con attori diversi, un film che molto recentemente si è rivisto.