Olympic Games - OG 1996 Femminile
Atlanta
Atlanta 1996
Le marcia femminile era ormai entrata a pieno titolo nel programma atletico dei Giochi Olimpici, ed anche ad Atlanta le marciatrici si cimentarono nella 10 Km.
Vediamo cosa accadde.
Km. 10 marcia women – 29 luglio 1996
1. Yelena NIKOLAYEVA (RUS) 41:49 OR
2. Elisabetta PERRONE (ITA) 42:12
3. Wang YAN (CHN) 42:19
4. Gu YAN (CHN) 42:34
5. Rossella GIORDANO (ITA) 42:43
6. Olga KARDOPOLTSEVA (BLR) 43:02
7. Katarzina RADTKE (POL) 43:05
8. Valentina TSYBULSKAYA (BLR) 43:21
Parziale
Nikolayeva: 5 Km. 20:54
Perrone: 5 Km. 21:07
Yan W.: 5 Km. 21:26
Yan G.: 5 Km. 21:27
Giordano: 5 Km. 21:11
Kardopoltseva: 5 Km. 21.34
Radtke: 5 Km. 21:35
Tsybulskaya: 5 Km. 21:30
Le iscritte furono 44, provenienti da 26 paesi.
La favorita era certamente Yelena Nikolayeva che aveva vinto l’argento (anche se in maniera un po’ rocambolesca quattro anni prima a Barcelona) ma soprattutto aveva collezionato altre due medaglie ai campionati mondiali, ma non aveva mai vinto l’oro Olimpico.
Fra le altre ce’erano l’altra russa Irina Stankina, giovane vincitrice dei precedenti Campionati Mondiali di Goteborg 2005, e l’italiana Elisabetta Perrone, seconda a Goteborg alla rassegna mondiale.
Subito in testa Stankina e Nikolayeva che guidano la gara ai 5 Km. con un margine di 13 secondi su Elisabetta Perrone.
Ma mentre la Nikolayeva si esibisce in una bellissima azione tecnica, non altrettanto si può dire della Stankina, che comincia a raccogliere richiami e cartellini rossi, finché poco prima del 6 Km. viene squalificata.
A quel punto la situazione è quasi stabilizzata per la prima e la seconda posizione sembra non ci sia più nulla da fare: oro Russia, argento Italia.
Al 8 Km. la Nikolayeva ha un margine di 27 secondi sulla Perrone, mentre l’altra italiana Rossella Giordano subisce l’attacco delle due cinesi da dietro (Gao Hongmiao e Wang Yan) e scivola in quinta posizione.
Le due cinesi attaccano ancora negli ultimi due chilometri, non tanto forse nel tentativo, per altro tardivo, di agganciare una forse improbabile Perrone ed una certamente impossibile Nikolayeva, quanto per giocarsi in una lotta fratricida la medaglie di bronzo.
Infatti è proprio così. Mentre Yelena Nikolayeva giunge al suo oro olimpico con un margine di 23 secondi su Elisabetta Perrone, tra il sottopasso allo stadio e gli ultimi 100 metri finali si consuma una volata che per Gao Hongmiao supera di molto i limiti della legalità. Il suo terzo posto dall’ordine di arrivo viene cancellato in quanto l’atleta viene squalificata.
La terza delle Italiane in gara Annarita Sidoti si piazza in 11° posizione con il tempo di 43:47, completando così il successo, purtroppo platonico, in quanto non esiste classifica a squadre.
A livello femminile l’Italia esce a testa alta da questi Giochi di Atlanta, con un argento di Elisabetta Perrone e con un tempo che rappresenta la sua seconda prestazione di sempre. Il quinto posto di Rossella Giordano in 42:43, le vale la sua 6° prestazione di sempre sulla distanza.
Per Annarita Sidoti un tempo che rappresenta soltanto la sua 24° prestazione sulla 10 Km., ma non è ancora la Sidoti del biennio 1997 – 1998, quella che sulla distanza corta dei 10 Km. sarà quasi imbattibile.
Erano i tempi della “marcia rosa”: Elisabetta Perrone, non sa ancora che sarà una grande protagonista quattro anni dopo sulla doppia distanza, dove un ormai quasi sicuro alloro olimpico le verrà negato da una paletta rossa agitatale davanti agli occhi, purtroppo, ironia del caso, da un presidente di giuria italiano.
Ma questa sarà tutta un’altra storia.