Olympic Games - OG 1992 Maschile

Barcelona









Barcelona 1992

Finalmente l’Olimpiade della tranquillità.
Una Barcellona tirata a lucido, con un villaggio olimpico molto bello ed un Porto Olimpico che ancor oggi rivive la bellezza di allora, la sua vita serale nelle Ramblas accolgono e Giochi, che sembrano aver dimenticato i vari boicottaggi dei tempi passati.

La marcia non parte dallo Stadio del Montjuc: la discesa sul circuito della Zona Franca sarebbe troppo difficile per gli atleti, ma ci arriva.

Vediamo cosa accadde.

Km. 20 marcia – 31 luglio 1992

1. Daniel PLAZA (ESP) 1:21:25
2. Guillaume LEBLANC (CAN) 1:22:25
3. Giovanni DE BENEDICTIS (ITA) 1:23:11
4. Maurizio DAMILANO (ITA) 1:23:39
5. Chen SHAOGUO (CHN) 1:24:06
6. Jimmy MCDONALD (IRL) 1:25:16
7. Daniel GARCIA (MEX) 1:25:35
8. Sandor URBANIK (HUN) 1:26:08

Parziali

Plaza: 5 Km. 19:50
10 Km. 40:06
15 Km. 1:00:31

Leblanc: 5 Km. 19:50
10 Km. 40:07
15 Km. 1:00:31

De Benedictis: 5 Km. 19:50
10 Km. 40:12
15 Km. 1:01:00

Damilano: 5 Km. 19:50
10 Km. 40:06
15 Km. 1:00:42

Shaoguo: 5 Km. 19:52
10 Km. 40:34
15 Km. 1:01:11

McDonald: 5 Km. 20:53
10 Km. 42:02
15 Km. 1:03:13

Garcia: 5 Km. 19:54
10 Km. 41:04
15 Km. 1:02:44

Urbanik: 5 Km. 19:50
10 Km. 40:47
15 Km. 1:02:37

Gli iscritti furono 42, provenienti da 23 paesi.

Al 5 Km. transita un gruppo con 18 atleti in quattro secondi ma il gruppo di testa si dimezza 10 Km.
A tre quarti di gara hanno già abbandonato Li Mingcai (CHN) e Roberto Korzeniowski (POL) mentre il francese Thierry Toutain è stato squalificato.

Tre uomini sono in testa – Daniel Plaza, Guillaume Leblanc e Valenti Massana, mentre il veterano Maurizio Damilano, che dal 12 Km. ha accusato dolori al fegato, è distanziato di 11 secondi.
Plaza incrementa l’andatura e distanzia gli altri due, mentre Massana viene squalificato a tre quarti della salita dello Stadio del Montjuc (una non facile ascesa di 1460 metri).

Plaza, uno dei due beniamini locali che si è allenato su quel percorso con null’altro nella testa per i precedenti sei mesi ha un margine di assoluta tranquillità sul canadese Leblanc, quando l’entrata dello stadio è ormai vicina, e può gestire tranquillamente le sue due proposte di squalifica, cosa per altro che pesa anche sulle spalle di Leblanc.
De Benedictis sorpassa Damilano che lo invita ad andare via verso il bronzo, quando ancora Massana non è stato squalificato.

All’arrivo il boato dello stadio per la vittoria di Plaza, mitiga un po’ la disapprovazione degli spagnoli per la mancata doppietta.

Dopo De Benedictis, terzo, bisogna attendere ancora 28 secondi (1:54 dal vincitore) per vedere Maurizio Damilano, alla sua ultima olimpiade, togliersi il cappellino dalla testa e salutare tutto il pubblico, che gli tributa un caloroso applauso, quasi come fosse lui il vincitore.
L’altro italiano Walter Arena si piazza al 18° posto.

Tra coloro che non arrivano al traguardo per aver abbandonato, oltre al citato Robert Korzeniowski, un giovanissimo ecuadoriano con il numero 387 di cui si sentirà parlare molto nel futuro: Jefferson Perez, si ferma prima del 5 Km.

Km. 50 marcia – 7 agosto 1992

1. Andrey PERLOV (EUN) 3:50:13 (RUS)
2. Carlos MERCENARIO (MEX) 3:52:09
3. Ronald WEIGEL (GER) 3:53:45
4. Valeriy SPITSIN (EUN) 3:54:39 (RUS)
5. Roman MRAZEK (TCH) 3:55:21
6. Hartwig GAUDER (GER) 3:56:47
7. Valentin KONONEN (FIN) 3:57:21
8. Miguel RODRIGUEZ (MEX) 3:58:26

Parziali

Perlov: 10 Km. 47:12
20 Km. 1:33:27
30 Km. 2:18:30
40 Km. 3:03:05

Mercenario: 10 Km. 47:13
20 Km. 1:33:29
30 Km. 2:18:30
40 Km. 3:03:05

Weigel: 10 Km. 47:14
20 Km. 1:33:29
30 Km. 2:18:32
40 Km. 3:04:46

Spitsyn: 10 Km. 47:14
20 Km. 1:33:29
30 Km. 2:18:39
40 Km. 3:05:11

Mrazek: 10 Km. 47:21
20 Km. 1:34:04
30 Km. 2:22:01
40 Km. 3:08:20

Gauder: 10 Km. 47.15
20 Km. 1:33:54
30 Km. 2:21:16
40 Km. 3:07:43

Kononen: 10 Km. 47:13
20 Km. 1:33:15
30 Km. 2:17:48
40 Km. 3:05:20

Rodriguez: 10 Km. 47:14
20 Km. 1:33:29
30 Km. 2:18:31
40 Km. 3:06:15

Gli iscritti furono 42, provenienti da 20 paesi.

Mercenario e Perlov, che avevano terminato ain primna e seconda posizione nella Coppa del Mondo del 1991 erano considerati i favoriti della gara.

Del campo dei partecipanti erano ancora in testa un gruppo di 13 atleti al 20 Km., ma dal 30 Km. il finlandese Valentin Kononen aveva allungato e guadagnato poco più di 40 secondi.
Viene raggiunto da Korzeniowski, Perlov e Mercenario nei 5 Km. seguenti, e dopo il 40 Km. Perlov allunga.
A 5 Km. dall’arrivo conduceva con più di 40 secondi su Korzeniowski e Mercenario, mentre Ronald Weigel aveva circa due minuti di ritardo.

Korzeniowski viene squalificato poco dopo il 45 Km., ma non viene, erroneamente, fermato dagli officials fino a quando non arriva all’ingresso dello stadio.
Perlov, il Campione Europeo, aggiunge un altro titolo alla sua carriera, vincendo con un margine di quasi due minuti su mercenario, mentre Weigel guadagna la sua terza medaglia olimpica, un bronzo dopo due argenti.

Per i colori italiani la 50 Km. non fornì una risposta molto positiva.
I nostri portacolori non ebbero molta fortuna. Giuseppe De Gaetano, figlio di Antonio che aveva partecipato ai Giochi Olimpici di Roma, arrivò 12° in 3:59:13, mentre Massimo Quiriconi terminò dietro di lui in 4:00:28
Il terzo italiano Gianni Perricelli si era ritirato verso il 34° km..

La squalifica di Korzeniowski diede adito a molte polemiche; alcuni giornali scrissero che si era trattato di un atto di vero sciacallaggio perché le scorrettezze tecniche erano conseguenza della fatica; fatto sta che degli 8 giudici componenti la giuria, ben 5 avevano individuato lo stesso errore tecnico in quello che in seguito sarebbe diventato il più blasonato atleta della storia dei Giochi Olimpici per quanto concerne la marcia.

La comunicazione, a quei tempi, viaggiava ancora tramite bicicletta, e la salita del Montjuc non aveva certo favorito in termini di tempestività.