22/03/2022   Qieyang Shenjie: le sue dichiarazioni dopo la notizia della squalifica dei risultati della Lashmanova






 

 

Qieyang Shenjie ha accolto la notizia dell’ottenimento dell’oro olimpico di Londra 2012 mentre è in raduno con altro sette marciatori a Saluzzo in Italia, sotto la guida di Sandro Damilano.

L’ha saputo con una telefonata e attraverso un messaggio su We Chat.

 

Abbiamo chiesto a Sandro Damilano di farci aver un suo breve commento visto il tempo che era trascorso da quella gara del 11 agosto che l’aveva vista fianco a fianco con Yelena Lashmanova fino al oltre i 18km per poi soccombere per 14 maledetti secondi arrivando terza sul traguardo. La squalifica poi di Olga Kaniskina le fece ottenere l’argento. Quel risultato fu per quasi nove anni il suo personal best (1:25:16) fino a quando il 20 marzo 2021 non lo migliorò a Huangshan in 1:24:45.

 

Ecco le sue dichiarazioni.

 

 

Sono passati dieci anni, ed ho scoperto di aver vinto il mio titolo di Campionessa Olimpica nella 20km del 2012 in questo modo.

Sono felice, ma anche triste quando ho sentito la notizia.

 

Felice di poter essere la campionessa olimpica, come speravo nel mio cuore.

Felice di per avere una medaglia d’oro olimpica anche se molto tempo è passato e non so quando l’avrò, ma ho una vittoria olimpica per mettermi ancora alla prova.

La cosa triste è che non ho sentito l’inno del mio Paese che un campione olimpico si aspetta di sentire sul podio.

Non ho avuto su quel podio l’alloro olimpico. Anche se l’alloro olimpico è temporaneo è proprio quello che in quel preciso momento un atleta vorrebbe avere.

Non ho quindi ottenuto il riconoscimento del valore di me stessa in quello specifico istante ed assieme ad esso il valore di quello che in quella stagione ero stata in grado di ottenere.

 

Ma il passato è passato, ed poi sto ancora cercando di ottenerlo.

Ora sono passati dieci anni anche nella mia età e sto guardando tutto guardando dall’alto in basso.

Per me domani, a Saluzzo, sarà ancora un nuovo inizio, sarà come ripartire da zero.

 

Grazie a chi mi ha allenato e mi allena, grazie a chi mi ha sostenuto e mi sostiene ancora, grazie per aver tifato per me per tanti anni.

 

Auguro a voi, ed anche a me stessa, di vivere in salute, pace e felicità.