22/08/2021   I giovani atleti della Russia: evoluzione o involuzione rispetto al passato ?






 

 

Durante questo mese di agosto 2021 si sono svolti nell’ordine i Campionati Europei U20 a Tallin (EST), i Giochi Olimpici a Tokyo (JPN), e infine i Campionati Mondiali U20 a Nairobi (KEN).
Tutte queste importanti competizioni prevedevano delle gare di marcia con atleti partecipanti da tutta Europa e per i Giochi Olimpici ed i Campionati Mondiali da tutto il mondo.

 

Inoltre sia a livello European Athletics che a livello World Athletics erano stati ammessi come “Neutral” (o nel caso dei Giochi Olimpici come Comitato Olimpico) gli atleti della Russia. Vogliamo ricordarli:

 

Tallin U20

 

- 10.000m marcia uomini: Dmitriy Gramachkov (3°) e Maksim Pyanzin (10° dopo una sosta nella Zona di Penalità)

- 10.000m marcia donne: Yuliya Khalilova (1°) e Yekaterina Petrova (4°)

 

Tokyo - Sapporo 

 

- 20m marcia uomini: Vasiliy Mizinov (DQ)

- 20m marcia donne: Elvira Kashanova (16°)

 

Nairobi U20

 

- 10.000m marcia uomini: Dmitriy Gramachkov (5°) e Maksim Pyanzin (DQ)

- 10.000m marcia donne: Yelena Sborets (6°) e Anastasia Kolchina (DQ)

 

 

Francamente siamo rimasti molto sorpresi dal vedere al rientro in competizioni di alto interesse un tasso tecnico così basso che mai avevamo visto negli atleti della Russia.

 

Proponiamo ai nostri lettori la seguente tabella

 

 

 

Competition Gendre Number of athletes Red Cards Penality  DQ
           
Tallin 2021 - U20 Men 2 athletes 3 1  
Tokyo 2021 Men 1 athlete 4   1
Nairobi 2021 - U20 Men 2 athletes 8   1
Tallin 2021 - U20 Women 2 athletes 3    
Tokyo 2021 Women 1 athlete 2    
Nairobi 2021 - U20 Women 2 athletes 7   2
           
Total   10 athletes 27 1 4

 

 

confrontata con quella delle stesse competizioni negli anni che comprendevano l'ultima stagione olimpica e gli stessi Campionati Europei e Mondiali U20 alla quale gli atleti della Russia avevano partecipato prima della sospensione.

 

 

Competition Gendre Number of athletes Red Cards Penality  DQ
           
Barcelona 2012 - U20 Men 2 athletes      
London 2012 - 20km Men 3 athletes 3   1
London 2012 - 50km Men 3 athletes 3    
Rieti 2013 - U20 Men 2 athletes      
Barcelona 2012 - U20 Women 2 athletes      
London 2021 - 20km Women 3 athletes 2    
Rieti 2013 - U20 Women 2 athletes 1    
           
Total   17 athletes 9 - 1

 

 

Appare chiarissimo agli occhi di tutti come, rispetto al passato, ci sia stata una notevole involuzione tecnica, che fra l’altro ha dovuto fare anche i conti con l’evoluzione tecnica messa in mostra da altri paesi in particolare a livello giovanile.

 

 

 

Gap generazionale cronometrico

 

 

A livello U20 inoltre nessuno dei partecipanti a Tallin e a Nairobi (sia uomini che donne) è inoltre riuscito a migliorare il proprio primato stagionale ancorché ottenuto nella distanza su strada.

Si dirà che la stagione è stata particolare a causa del COVID19, eppure gli U20 di Francia e Spagna sono riusciti a migliorare il proprio persona best per ben due volte gareggiando a Tallin e Nairobi.

 

Quello che lascia ancor più perplessi è però, oltre alla differenza tecnica presentata a livello U20 (21 red cards, 1 atleta in zona di penalità e 3 atleti DQ nel 2021 contro 1 sola red card e nessua DQ ottenuta dagli U20 negli anni 2012-2013) è anche il gap cronometrico delle due generazioni di atleti ai Campionati Mondiali ed Europei U20.
Nelle donne U20 questo gap è stato di 2:40, un tempo impressionante che non può essere spiegato solamente dal fatto che a Nairobi si gareggiava in altitudine mentre a Barcellona si gareggiava a livello del mare.

Nei Campionati Europei U20 sempre nelle donne il differenziale tra Rieti 2013 e Tallin 2021 città nelle quali l'altitudine ha poca influenza il gap generazionale è di 1:55

 

 

 

Conclusioni

 

Per onor di cronaca bisogna però evidenziare che gli atleti Russi che hanno ottenuto lo status ANA in questa stagione sono tutti U18 e questo spiegherebbe almeno il gap cronometrico generazionale.

Non riuscirebbe però a spiegare il differenziale tecnico messo in mostra e valutato dalle giurie.

E' proprio in questa fascia di età che un bravo allenatore di marcia cerca di formare l'atleta alla correttezza della regola impostandolo anche su uno stile redditizio dal punto di vista del dispendio energetico.

 

L'unica spiegazione che siamo riusciti a dare è data dal fatto che la sospensione dalle gare internazionali di quella che era una delle prime potenze mondiali della marcia abbia influito nel tempo molto negativamente sulla tecnica dei loro atleti.
Gareggiare nel proprio paese, sempre di fronte agli occhi di giudici nazionali che normalmente sono meno esperti di quelli che poi gli atleti incontreranno nelle gare internazionali, è stato, a nostro avviso, il prezzo tecnico più alto che questi giovani hanno pagato.

E questo prezzo tecnico si è anche poi riflesso a livello senior.

 

E questa è una situazione (fra l'altro comune anche ad altri paesi) la cui soluzione richiede un ragionevole lungo tempo di lavoro.
Francamente ci piacerebbe rivedere i giovani Russi marciare, se non meglio, almeno in maniera analoga a quella dei loro predecessori che, piaccia o non piaccia, hanno comunque  messo sempre in mostra una bella marcia.