21/05/2021   Uno sguardo nel futuro - parte seconda: 20km donne






 

 

Quest’anno malgrado sia continuato il problema pandemia si sono potute svolgere alcune gare molto importanti che ci possono far fare una disamina approfondita sulle future prospettive in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020. La gara olimpica si svolgerà a Sapporo: venerdì 6 agosto con partenza alle 16:30 (ora locale - 9:30 in Europa).

 

Le proiezioni attuali sulle condizioni meteo ci danno una temperatura tra i 24°-26° gradi. L’umidità dovrebbe aggirarsi sul 60%-70%. 

 

Come si può facilmente notare le condizioni atmosferiche saranno molto diverse da quelle che gli atleti hanno trovato nelle gare svolte in questi mesi, a parte le gare di Coppa Panamericana svoltesi a Guayaquil (ECU) dove le condizioni erano molto simili a quelle che gli atleti troveranno a Sapporo.

 

Le gare che sono state prese in esame sono:

 

Campionati Giapponesi a Kobe: 

 

- 20 km. femminile disputate il 21 febbraio a Kobe con 15°-16° gradi di temperatura e 60% di umidità; percorso di 1km; 

 

 

Selezioni Olimpiche Cinesi a Huangshang

 

Si è gareggiato il 20 marzo con una temperatura di 14°-16° e con umidità attorno al 65%-70%. Percorso di 1km.

 

Campionato Europeo per Team di Podebrady

 

Gara svolte il 16 maggio. 

Il percorso nel parco della cittadina era di 1km. La temperatura si è aggirata sui 14°-16° con un’umidità del 65%.

 

Coppa Panamericana di marcia di Guayaquil:

 

Gara disputata l’8 maggio su un percorso di 2km con temperature sui 25°-26° e umidità sul 75%. 

 

Ovviamente alla nostra disamina manca una gara notoriamente sempre di grande interesse per valutare le condizioni degli atleti prima delle competizioni importanti: il Gran Premio Cantones di La Coruña Sergio Vasques che si svolgerà sabato 5 giugno e a cui non parteciperanno sicuramente gli atleti cinesi buoni protagonisti delle ultime edizioni.

 

 

20km donne:

 

Il risultato delle selezioni cinesi di Huangshan ha fatto la storia della marcia femminile sui 20km. 

Un primo posto in 1:23:49 (record del mondo); un secondo in 1:24:27; un terzo posto in 1:24:45; un quinto in 1:25:51 e un sesto in 1:25:59 sono tempi mai verificatesi in una 20km femminile. 

 

Questi risultati pongono avanti di almeno 2 minuti le tre cinesi rispetto alle altre pretendenti ad una medaglia. Inoltre le tre atlete qualificate per le Olimpiadi sono tutte atlete con notevoli palmares e abituate a gare importanti. 

Sia Liu Hong, campionessa olimpica e tre volte iridata, sia Yiang Jiayu campionessa mondiale a Londra 2017, sia Qieyang Shenjie argento sia alle Olimpiadi di Londra che agli ultimi mondiali a Doha sono atlete allenate alla pressione di gare importanti e in più occupano i primi tre posti del World Rankings sulla 20 km. donne.

 

Si profila quindi, dopo quella di Doha, un’altra tripletta cinese. Dai risultati delle gare prese in esame le avversarie più accreditate si riducono a un gruppetto di 3/4 atlete con altre 5/6 outsider.

 

 

 

 

 

Fra le più autorevoli avversarie ci sono: 

- le due italiane: Antonella Palmisano, vincitrice in 1:27:43 a Podêbrady e che vanta un personale di 1:26:36 ottenuto ai mondiali di Londra 2017 quando raggiunse la medaglia di bronzo e Eleonora Giorgi, con un personale di 1:26:17 datato 17 maggio 2015 a Murcia e che quest’anno ha come miglior prestazione 1:28:39 ottenuto a Grottaglie (ITA) il 7 marzo:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- la spagnola Maria Pérez, argento in Coppa Europa che ha un personale di 1:26:36 fatto registrare agli europei di Berlino 2018 e quest’anno ha marciato in 1:28:03 a Podêbrady; 

- la brasiliana Erica Rocha De Sena. L’atleta carioca, ritiratasi in Coppa Panamericana, vanta un primato personale di 1:26:59 ottenuto ai mondiali di Londra 2017 dove fu quarta, stessa posizione confermata sia nei mondiali a squadre 2018 di Taicang che nel mondiale di Doha 2019.

 

Con meno possibilità di inserirsi nel gioco delle medaglie ci sembrano le altre due spagnole: Laura Gárcia-Caro, bronzo in Repubblica Ceca con 1:28:03 che è anche primato personale e Raquel González, quarta in Coppa Europa in 1:28:37 sfiorando il primato personale di un solo secondo (1:28:36 nel 2014). 

 

 

 

 

Al momento non si intravvedono altre atlete su alti livelli da poter sperare in una medaglia. 

Certamente lotteranno per un buon piazzamento le giapponesi Okada Kumiko e Fujii Nanako; la colombiana Sandra Arenas; l’australiana Jemina Montag e la portoghese Ana Cabecinha

Saranno invece delle incognite le giovani: Meryem Bekmez (Turchia) e l’ecuadoriana Glenda Morejón

 

Come per i maschi c’è l’incognita delle atlete russe. 

A chi verrà data la possibilità di gareggiare? 

Non crediamo possibile una partecipazione di Yelena Lashmanova. Potrebbero essere della partita Reyhan Kagramanova (1:26:45 quest’anno a Sochi) e Elvira Khasanova (1:27:13 nella stessa gara) che sarebbero in grado di dire la loro. 

 

Come ultima considerazione portiamo all’attenzione la media delle prime 10 prestazioni delle tre cinesi: Liu Hong vanta una media di 1:26:08; Qieyang Shenjie ha una media di 1:26:28; Yang Jiayu ha 1:27:02. 

Come si potrà facilmente notare la media sulle 10 prestazioni di queste atlete è molto vicina alle migliori prestazioni delle altre atlete. 

Solo qualche problema tecnico (ricordiamo che Yang Jiayu a Doha è stata squalificata); qualche infortunio o qualche malanno durante la gara potranno togliere alle cinesi una probabile tripletta.