Quello che si vociferava ora è ufficiale. Il 31.1.2017 la Federazione Ucraina ha deciso di squalificare Lyudmyla Olyanovska per quattro anni dal 30.11.2015 fino al 29.11.2019.
L’atleta dell’Ucraina dichiara di essere vittima di una situazione abbastanza assurda perché lo steroide anabolizzante trovato nelle sue urine che erano state testate durante le sessioni di allenamento in novembre 2015 non avrebbe lasciato nessun segno di aumento muscolare.
Aggiunge che i due test antidoping effettuati nel mese di agosto, quando aveva vinto la medaglia di bronzo ai Campionati Mondiali di Beijing 2015, e nel mese di settembre erano risultati negativi, e poi durante il training camp è apparso sporadicamente questo anabolizzante.
“Capisco che in base alle regole, ogni atleta è responsabile di ciò che è stato trovato nel suo corpo. Quindi non posso completamente esimermi dalla mia responsabilità. D’altra parte, andare in sala da pranzo a mangiare un’insalata non posso sapere se il condimento con cui la ho condita contenesse qualcosa di illecito. Purtroppo ci sono dei casi in cui è molto difficile e quasi impossibile controllare ciò che immetti nel tuo corpo” ha detto la Olyanovska.
Comunque Lyudmyla Olyanovska dichiara che ha intenzione a ritornare a gareggiare, anche se non sa come sarà la sua vita fra tre anni.
“Non voglio dimostrare nulla a nessuno. Voglio solamente dare un consiglio a tutti gli atleti di stare molto attenti che, Dio non voglia, si vengano a trovare in una situazione come io mi sono trovata”.