Olympic Games - OG 1956 Maschile
Melbourne
L’Olimpiade non era nata sotto una buona stella.
Già in fase di scelta la lotta fra le cinque città candidate, Melbourne, Los Angeles, Detroit, Città del Messico e Buenos Aires, il CIO si era diviso, tanto che la differenza con candidatura di Buenos Aires vide Melbourne prevalere per 21 a 20.
Ma il problema fondamentale fu una legge locale che imponeva una quarantena di sei mesi su tutti gli animali importati.
Le gare di equitazione vennero deviate dal CIO a Stoccolma che venne preferita a Parigi (25 a 10).
Vi erano state poi alcune non facili problematiche di carattere politico che avevano turbato anche il mondo dello sport: la crisi di Suez e l’invasione sovietica in Ungheria fecero sì che alcuni paesi (Olanda, Svizzera, Cina Popolare, Egitto, Libano ed Iraq) si rifiutarono di partecipare ai Giochi. In compenso le due Germanie si presentarono sotto un’unica bandiera.
In una data inconsueta, dal 22 novembre all’8 dicembre 3.184 atleti, fra cui 317 donne, in rappresentanza si 67 paesi si sfidarono per l’alloro più ambito.
La marcia frattanto aveva mutato il suo programma: accanto all’ormai tradizionale gara dei 50 Km. venne introdotta, per la prima volta, la gara dei 20 Km., che andava a sostituire quella dei 10.000 metri, sempre soggetta a vivaci polemiche.
L’Italia si presentò ai Giochi Olimpici con Pino Dordoni e con un nome nuovo, quello dei ventitreenne Abdon Pamich, Fiumano trapiantato a Genova, che assieme a Dordoni scriverà alcune delle pagine più memorabili della storia della marcia italiana.
Vediamo cosa accadde.
Km. 20 marcia – 28 novembre 1956
1. Leonid SPIRIN (URS) 1:31:27.4 OR (RUS)
2. Antanas MIKENAS (URS) 1:32:03.0 (LTU)
3. Bruno JUNK (URS) 1:32:12.0 (EST)
4. John LJUNGGREN (SWE) 1:32:24.0
5. Stan VICKERS (GBR) 1:32:34.2
6. Donald KEANE (AUS) 1:33:52.0
7. George COLEMAN (GBR) 1:34:01.8
8. Roland HARDY (GBR) 1:34:40.4
Parziali
Spirin: 5 Km. 23:14
10 Km. 46:24
15 Km. 1:08:44
Mikenas: 5 Km. 22:52
10 Km. 45:37
15 Km. 1:08:07
Junk: 5 Km. 23:14
10 Km. 46:25
15 Km. 1:09:06
Ljunggren: 5 Km. 22:46
10 Km. 45:36
15 Km. 1:08:34
Vickers: 5 Km. 22:45
10 Km. 45:41
15 Km. 1:08:52
Keane: 5 Km. 22:53
10 Km. 46:14
15 Km. 1:09:36
Gli iscritti furono 21, provenienti da 10 paesi.
Ljunggren, la star dei 50 Km. prese all’inizio la testa, con Vickers e Mikenas, i suoi più vicini inseguitori. Mikenas attaccò brevemente dopo metà gara ed l’ordine a 5 km. dalla fine fu: Mikenas, Ljunggren, Spirin, Vickers e Dolezal.
Il cecoslovacco si ritirò poco dopo mentre Mikenas divette rallentare a seguito di una proposta di squalifica, con il risultato che Spirin raggiunse Mikenas a 3 Km. dalla fine ricevendo forti parole di incoraggiamento dal suo compagno di squadra mentre lo stava passando. L’altro atleta dell’URSS, l’atleta baltico Junk, nel frattempo dalla sesta posizione a tre quarti di gara passava in terza, terminando 12 secondi davanti di Ljunggren.
Questo permise alla URSS di fare il primo podio completo in una gara maschile.
I nostri due alfieri italiani non furono tra i protagonisti.
Pamich (allora 23enne), che aveva programmato in Italia la 20 Km. come allenamento per la 50 Km., soffrì il clima caldo umido, ma soprattutto il ritmo eccessivamente elevato degli avversati, moltissimi dei quali con maggiore esperienza e provenienti dalla distanza dei 10 Km., finì la gara solamente in undicesima posizione.
Dordoni, tormentato dai dolori al fegato che ne diminuirono il rendimento terminò in nona posizione.
Km. 50 marcia – 24 novembre 1956
1. Norman READ (NZL) 4:30:42.8
2. Yevgeniy MASKINKSKOV (URS) 4:32:57.0 (RUS)
3. John LJUNGGREN (SWE) 4:35:02.0
4. Abdon PAMICH (ITA) 4:39:00.0
5. Antal ROKA (HUN) 4:50:09.0
6. Ray SMITH (AUS) 4:56:08.0
7. Adolf WEINACKER (USA) 5:00:16.0
8. Albert JOHNSON (GBR) 5:02:19.02
Parziali
Read: 10 Km. 51:26
20 Km. 1:44:18
30 Km. 2:38:19
40 Km. 3:32:56
Maskinkskov:10 Km. 51:21
20 Km. 1:42:16
30 Km. 2:35:50
40 Km. 3:32:09
Ljunggren: 10 Km. 51:23
20 Km. 1:45:33
30 Km. 2:46:23
40 Km. 3:40:41
Pamich: 10 Km. 51:25
20 Km. 1:44:07
30 Km. 2:41:41
40 Km. 3:42:09
Roka: 10 Km. 53:25
20 Km. 1:48:34
30 Km. 2:48:46
40 Km. 3:48:45
Smith: 10 Km. 51:36
20 Km. 1:48:57
30 Km. 2:47:35
40 Km. 3:51:13
Gli iscritti furono 21, provenienti da 10 paesi
Norman Read era emigrato in Nuova Zelanda nel 1954, e scrisse alla British Athletic Amateur Association chiedendo il permesso di rappresentare la Gran Bretagna nei Giochi Olimpici, permesso che gli fu rifiutato.
Egli allora vinse i trials Australiani, ma solamente come ospite, in quanto pure l'Australia gli negò il permesso di gareggiare per il loro paese.
Avendo ottenuto però da poco la cittadinanza neozelandese, fu così il primo ad essere selezionato per la Nuova Zelanda.
L’uomo più veloce nel campo dei partenti era Georgiy Klimov (URS) con il tempo di 4:05:12, ma Klimov si ritirò subito dopo il Km. 40, mentre era in terza posizione; aveva finito la benzina, avendone consumata moltissima per guadagnare quattro posizioni nei primi 20 Km. Il suo compagno di squadra Maskinskov conduceva con 47 secondi di vantaggio al Km. 40, mentre l’altro sovietico Lavroy, era stato squalificato poco dopo il Km. 35. Ma il vantaggio di Maskinskov, che era stato di circa due minuti a mezzo al Km. 30 si stava assottigliando in maniera paurosa.
Read concludeva la gara molto velocemente e passò il sovietico al Km. 42 andando a vincere con più di due minuti sul secondo. Il veterano Ljunggren riuscì a conquistare la terza posizione davanti alla futura star italiana Pamich ed al bronzo di Helsinki, Roka.
La gara fu drammatica in quanto il clima che per molti giorni era stato quello di un autunno delizioso, proprio il giorno della 50 Km. presentò una giornata torrida.
Il distacco tra il vincitore ed il settimo arrivato fu quasi di mezz’ora. Molti dei favoriti furono costretti al ritiro. Oltre al già citato Klimov si ritirano l’argento di Helsinki il cecoslovacco Dolezal, l’ungherese Somoghyi ed il futuro vincitore di Roma Thompson.
Il finale di Ljunggren (dopo il Km. 38) fu davvero impressionante, ed a farne le spese fu proprio Pamich che già stava pregustando una medaglia di bronzo. Dopo il suo arrivo si dovettero attendere ben oltre 11 minuti per vedere spuntare sull’arrivo l’ungherese Roka, anch’egli uno dei favoriti.
Indubbiamente Pamich fece una bellissima gara dimostrando quel talento e quella forza che lo porteranno, come lo portarono, poi ai vertici della marcia mondiale.
E Read che aveva chiesto di gareggiare per la sua madre patria e che era stato accettato solamente come ospite ai trials australiani si era preso la sua rivincita.
Fu la sua unica vittoria di una caratura così elevata.
Abbandonata l’atletica attiva si dedicò all’attività giudicante.
Il suo incontro con Pino Dordoni a Barcellona fu qualcosa di memorabile: non si vedevano da quasi trent’anni, ma ricordavano ancora le giornate torride di Melbourne.
Ndr: Lo ricordiamo giudice alle Olimpiadi di Barcellona (1992): fu sua una delle tre proposte di squalifica per lo spagnolo Massana e per il francese Toutain (nella 20 Km.) nonché per il polacco Korzeniowski (nella 50 Km.) e per la sovietica Alina Ivanova (nella 10 Km.) Giudicò anche ai Campionati del Mondo di Stoccarda (1993): anche in questo caso fu sua una delle proposte di squalifica che colpirono nella 20 Km. rispettivamente Schennikov e Segura e che spianarono la strada al bronzo di De Benedictis a Barcellona nel 1992, ed all’argento di Stoccarda nel 1993.
Rimase, però atleta fino in fondo, dedicandosi alle corse ciclistiche Master. Morì per un attacco cardiaco in una gara ciclistica agli inizi del 1994, mentre era in testa.