11/10/2021   Marco De Luca (ITA) appende le scarpette al chiodo






 

 

Gli abbandoni degli atleti dopo la stagione olimpica non sono terminati.
Oggi è la volta di un atleta italiano e, permettete di dirlo a chiare lettere, di un amico di marcia dal Mondo e personale di chi scrive: Marco De Luca.

 

Nato il 12 maggio 1981 a quarant’anni compiuti dopo la quarta partecipazione olimpica ha deciso che è giunto il tempo di appendere le scarpette al chiodo.

Lo ha fatto attraverso un post sul suo profilo Facebook che riportiamo interamente.

 

"Dopo 20 anni è arrivato il momento di chiudere la mia carriera da atleta professionista. Sono stati anni fantastici che mi hanno permesso di girare il mondo, conoscere una marea di gente e soprattutto di realizzare gran parte di quei sogni che avevo sin da bambino.

Sono orgoglioso e fiero di tutti i traguardi raggiunti, delle gioie provate e dei pianti fatti.

La marcia mi ha formato come persona

I ringraziamenti da fare sono tanti; su tutti metto tre persone: Daniela Ricciutelli, Cristiana Pellino e Patrick Parcesepe.

A loro devo praticamente tutto.

Fiamme Gialle e Fidal hanno sempre creduto in me ed anche a loro va la mia doverosa riconoscenza.

Continuerò a seguire l'atletica e in particolar modo i miei amici della marcia....e poi....chissà..."

 

La sua stagione migliore è stata il 2016 quando ha ottenuto i due personal best sulle distanze olimpiche:

- quello sulla 20km a Rio Maior (9.4.2016) con il tempo di 1:22:01

- quello sulla 50km a Roma (8.5.2016) con il tempo di 3:44:47 

A Roma nel Campionato Mondiale di Marcia a Squadre ottenne anche il terzo posto individuale e la vittoria a squadre assieme ai compagni Caporaso e Giupponi.

 

I due risultati però più prestigiosi li ottenne però in Coppa Europa (oggi Campionato Europeo di Marcia a Squadre:

- il 21.5.2011 a Olhao (POR) quando fu terzo all’arrivo nella 50km (3:50:13), ma due anni dopo ottenne la medaglia d0argento a seguito della squalifica postuma di Igor Erokin (RUS) per doping.

- il 17.5.2015 a Murcia (ESP) quando fu sempre terzo all’arrivo (3:46:21) finché il CAS/TAS non trasformò questo bronzo in oro squalificando, sempre per dopoing, sia Ivan Noskov che Mikhail Ryzov rispettivamente secondi e primo all’arrivo. Fu appunto questa grande delusione di non aver potuto tagliare il traguardo da vincitore, a evidenziare ancor più in lui il disappunto verso coloro che erano stati cancellati dagli ordini di arrivo per positività.

 

Grande amico di famiglia con Cristiana Pellino, marciatrice della squadra nazionale italiana scomparsa purtroppo per un tumore a soli 47 anni nel febbraio 2018 ha voluto ricordarla per averlo spinto, quando era ancora un giovanissimo atleta, ad avviarsi alla marcia.

 

Nel suo finale “chissà” ci permettiamo di interpretare uno dei sogni: sappiamo che a lui piacerebbe rimanere nell’ambiente magari come Giudice di Marcia.

Per quello che lo conosciamo, per le sue qualità morali e per la sua preparazione tecnica siamo certi che sarebbe una scelta che gli organi della Federazione dovrebbero prendere in considerazione di accogliere e magari di accelerare.

 

Auguri per il tuo futuro Marco da Marcia dal Mondo e miei personali.

 

Nicola Maggio

 

 

 

 

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